giovedì 17 novembre 2005

Posto 76

E' da un po' che sono di nuovo a studiare alla casa dello studente, anche se solo per l'ora di attesa per andare a lavoro, ed avevo già ripensato al mio vecchio posto, ma solo oggi mi sono tornati alla mente come un fiume in piena i ricordi.
Prima i posti erano numerati e si doveva firmare sulla piantina della stanza per avere il diritto di sedersi in quel posto. I tavoli avevano dei numeretti sul bordo di ogni posto. Adesso non ci sono più, almeno non c'erano al tavolo dove prima ci stava il 76. Io, dopo prove varie, avevo iniziato a prendere sempre il numero 76, nella parte alta della stanza, vicino alla porta, con alle spalle abbastanza spazio per stiracchiarsi e fuggire dallo studio senza disturbare gli altri per passare. Il posto però era ambito anche da un'altra persona. Aspettava che io andessi via per venire a sedersi al 76. Fortunatamente vivevamo abbastanza in simbiosi, a me toccava il giorno e gli lasciavo il posto per la notte (se non ricordo male arrivava verso le 18 ed io andavo via verso le 19).
Poi abbiamo iniziato a conoscerci, non grandi cose, siamo andati (una o due volte) a mensa in sieme (naturalmene ci stavano anche gli amici suoi) ... "come si fa a spigare ad una persona che i ragazzi laggiù sono a strasciconi per terra?" ... "gli si fa una foto e si mostra alla persona" ...  Immagino che in quel periodo feci una capa tanta a Michele parlando e non parlando di questa persona. Poi sono arrivati degli indizi che, più o meno inconsciamente, mi hanno portato a credere che forse questa persona poteva avere un interesse per me, un interesse che andesse oltre trovare qualcuno con cui andare a mensa le rare volte in cui studiava anche la mattina, ed io ... io come sempre ho tagliato la corda.
Le vicende della vita e la paura di starmi illudendo, che voleva solo un'altra persona con cui parlare nelle pause dello studio, che avrei sofferto mi hanno fatto mettere in atto una fuga da quei luoghi. Non ci siamo più rivisti.
Avevo paura, paura di aver preso un grosso abbaglio, come già mi era successo e di ripatire come un cane. Non sopportavo questa ideaUna piccola disaventura di salute (una settimana all'ospedale per una scemenza) poi, ha messo in moto tutta una serie di eventi che mi hanno allontanato dal posto numero 76 e non ci ho fatto più ritorno (anche oggi ero al vecchio 77 o 75, non ricordo come procedeva la numerazione).
Potessi tornare indietro nel tempo sono tantissimi i momenti della mia vita che cambierei, ma questa sera vorrei tornare indietro ai giorni del posto 76, tornare e non scappare, tornare per restare, tornare per lasciare che succedesse quello che doveva succedere, sia cose belle che cose brutte. Adesso ho un altro rimpianto nella mia sacca. Sembra che nella vita l'unica cosa che mi riesca veramente bene sia quella di collezionare rimpianti.
Non so se quella volta davanti a me si stava fermando un treno importante per la mia vita, ma certamente lasciare la stazione prima che il treno arrivasse ...
Stasera non ho lacrime da piangere, ma il mio cuore e la mia anima stanno piangendo amare lacrime, e tremano, tremano per la paura di quello che forse hanno perso, ma temono ancora di più che questo possa riaccadere, che io sia incapace di salire sui treni.

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