giovedì 15 marzo 2012

"Superluminal" Di Vonda N. Mcintyre

More about SuperluminalUltimamente i libri mi deludono sul finale, e questo non fa eccezione.
Siamo in un futuro più o meno lontano in cui grazie alle caratteristiche di alcune persone è possibile viaggiare tra sistemi molto distanti tra loro e colonizzare quindi altri pianeti. Inoltre alcune persone, chiamate tuffatori, hanno deciso volontariamente di ricombinare il loro DNA per avvicinarsi ai mammiferi marini. I protagonisti sono un colono, un pilota ed una tuffatrice, tre figure che non potrebbero essere più diverse tra loro, ma che si trovano legate da un mistero che potrebbe sconvolgere l'attuale ordine sociale. La storia è avvincente e scorre bene, ma il finale come detto mi ha deluso perché pur essendo un bel finale non è propriamente un finale conclusivo ed ultimamente non sopporto i finali che lasciano troppe porte aperte.

martedì 14 febbraio 2012

"Prenditi cura di lei" di Kyung-sook Shin

More about Prenditi cura di lei
un libro molto particolare.
Preparatevi perché lo stile di scrittura è inusuale, infatti lo scrittore spesso parla a te, come se tu fossi uno dei personaggi e ti dice quello che fai, quello che pensi, ...
Devo ammettere che mi ci è voluto un poco per entrare dentro questo sistema narrativo e l'unica soluzione che ho trovato è stata quella di dirmi "sono una attrice e sto leggendo una specie di copione in cui mi si spiega il personaggio"
Una anziana signora improvvisamente si perde alla stazione di Seul ed iniziano le sue ricerche. Solo ora che la donna è assente figli ed il marito si fanno una analisi di coscienza, ripensano a quello che la donna ha fatto per loro e quello che loro hanno fatto per lei accorgendosi di averla data sempre per scontata. Un racconto sulle madri e sulle mogli di un'altra epoca, quando le donne si annullavano per la famiglia.

domenica 12 febbraio 2012

SerieTV: Kings


Anno: 2009
Genere: dramma, azione, politica
Stagioni: 1
Puntate/episodi: 13
Durata episodio: 40 minuti circa
Ideatore: Michael Green


Interpreti e personaggi
Ian McShane: Re Silas Benjamin
Chris Egan: David Shepherd
Susanna Thompson: Regina Rose Benjamin
Allison Miller: Principessa Michelle Benjamin
Eamonn Walker: Reverendo Ephram Samuels
Sebastian Stan: Principe Jonathan Jack Benjamin
Dylan Baker: William Cross
Wes Studi: Generale Linus Abner

Questa serie è liberamente tratta dalla Bibbia, in particolare dalle vicende di Re Davide. Se conoscete la storia non vi potranno certo sfuggire i nomi, i luoghi, le situazioni e sarà piacevole vedere la serie TV facendo paragoni, notando somiglianze e differenze. Se invece siete ignoranti in materia non c'è problema, anzi per voi sarà tutto nuovo.

La nostra storia si svolge in quella che possiamo definire una realtà alternativa dove l'Amarica è un regno e l'attuale re è re Silas. Il suo mandato divino sta per giungere alla fine e tutti i segnali vedono nel giovane Davide il suo successore, ma naturalmente a Silas non piace e vorrebbe invece mettere il figlio al suo posto. Da qui partono tutti i complotti e le macchinazioni.

La serie mi è piaciuta, forse un poco lenta nonostante la breve durata, i personaggi sono ben caratterizzati e recitati. La grande pecca  è il finale, infatti le intenzioni erano quelle di procedere con almeno una seconda stagione, ma questa serie nonostante il consenso della critica non ha raggiunto abbastanza pubblico e quindi veniamo lasciati sul più bello. Certo chi conosce la Bibbia può riempire da solo gli spazi bianchi però è sempre un peccato che non ci sia posto per serie TV di nicchia.

Da una parte mi sento di consigliarla, in fin dei conti sono sei episodi quindi si patisce poco, però il finale inconcludenti mi porta è a consigliare altro.

domenica 29 gennaio 2012

Idea fissa

Si sa,  gli uomini in testa hanno una idea fissa ... tromba tromba tromba ...

sono non so dove

martedì 17 gennaio 2012

Grigliata

Ecco dei piccoli colagge per ricordare la grigliata fatta domenica
Ebbene sí,  lo ammetto,  in questi giorni mi diverto a provare le App di foto ritocco per Android e devo ammettere che ci sono molte  cose interessanti e simpatiche.



domenica 15 gennaio 2012

Serie TV: The StarterWife

Anno: 2007-2008
Genere: commedia, drammatico
Stagioni: 2
Puntate/episodi: 6 - 10
Durata episodio: 45 minuti circa
Ideatore: Gigi Levangie

 Interpreti e personaggi
Debra Messing: Molly Kagan
Judy Davis: Joan McAllister
Miranda Otto: Cricket Stewart
Chris Diamantopoulos: Rodney
Peter Jacobson/David Alan Basche: Kenny Kagan
Stephen Moyer: Sam
Joe Mantegna: Lou Manahan
Prima di tutto dobbiamo precisare che questa serie era nata per essere una mini serie di soli 6 episodi, visto però il largo consenso di pubblico fu deciso di produrre una seconda stagione con l'intento di fare anche la terza, la quarta, ...

Prima stagione:
Il bello ed il brutto di questa miniserie, fatta per concludersi definitivamente dopo sei episodi, è che effettivamente l'ultima scena è una chiusura del cerchio che ci lascia con un bellissimo senso di appagamento perché tutto è stato concluso, ma la delusione deriva dal fatto che causa brevità molti argomenti vengono, a mio avviso, trattati in modo frettoloso e forse superficiale.
Una delle caratteristiche simpatiche della serie è che i molti pensieri, dubbi, sogni ed incubi di Molly sono rapprensenteti in chiave cinematografica in onore all'ambiente in cui si svolge la serie.
Ma veniamo alla trama.
Molly Kagan è la moglie di un importante produttore di Hollywood e vive serena in questo ambiente patinato, fatto di apparenze, dove molte donne hanno un posto in palestra solo perché sono "mogli di ...". Non che si limitino a spendere e spandere i loro soldi, Molly ad esempio si fa in quattro per gestire al meglio la vita del marito gestendo appuntamenti, ricevimenti, ... ma quando queste donne vengono lasciate tutto il lavoro che hanno fatto dietro le quinte viene cancellato, dimenticato, facendo di loro delle emarginate.
Anche Molly viene lasciata dal mario ed anche lei viene tagliata fuori dalla società in cui è abituata a vivere, quindi niente palestra, niente posto al ristorante, niente comitati di beneficenza, ... Solo i veri amici le restano accanto, Joan ad esempio le propone di passare le vacanze estive nella sua residenza mentre lei è fuori per un viaggio, che nella realtà si rivela essere una permanenza in un centro per alcolisti. Qui Molly incontra Sam, un uomo affascinante che però si rivela essere un vagabondo. In realtà Sam ha deciso di fuggire dalla vita a causa di un incidente. La serie ci mostra come la nostra Molly riesca a riprendere in mano la sua via, come riesca a ricordare quella che era prima di "annullarsi" per il marito, una presa di coscenza di chi era, di chi è e delle sue capacità.
Il finale secondo me è molto bello ed è una bella quadratura del cerchio perchè sia lei che Sam riprendono in mano le loro vite e mi piace pensarli felici ai margini della società dei ricchi, due persone che hanno imparato a vivere dei veri valori della vita.

Di questa stagione quindi è consigliata la visione

Seconda Stagione:
Grazie al successo della mini serie di sei episodi fu deciso di promuovere il programma a vera e propria serie TV. Peccato che questo esperimeno non abbia riscontrato i favori del pubblico e che quindi il tutto si sia bloccato al decimo epsiodio.
Naturalmente ci sono dei cambiamenti abbastanza evidenti, alcuni anche fastidiosi, come il recasting dell'attore che interpretava il marito di Molly, e la scomparsa senza motivo di una delle amiche di Molly, o per lo meno motivo che non viene descritto nella serie dato che molto probabilmente l'assenza sarà dovuta alla indisponibilità dell'attrice. Restano invece l'amica alcolizzata e l'amico gay. Anche Sam è scomparso, senza lasciare traccia, senza un vero motivo, si lascia solo intendere che fra loro le cose non hanno funzionato.
Questa seconda stagione riporta gli stessi pregi e gli stessi difetti della prima, ovvero una serie autoconcludente anche se questa volta il finale ha un sapore dolceamaro ed ancora una volta la brevità della serie mi ha lasciato un senso di frettolosità nell'affrontare alcune tematiche.
Se nella prima stagione i "sogni" cinematografici erano inseriti in modo sparso negli episodi, adesso ogni episodio si apre con un sogno remake della nostra Molly. Visto il desiderio di trasformare il tutto in una serie di lunga durata si è cercato di dare maggior spazio anche agli altri personaggi alcuni dei quali non avevano storie propriamente banali.

Ma veniamo un attimo alla trama di questa seconda stagione che in pratica è un remake della precedente. Molly è nuovamente single e purtroppo dopo il successo del suo libro non riesce a produrre niente, abbiamo quindi ancora una volta una donna in crisi che cerca di riprendere in mano la sua vita e questa volta lo fa cercando di produrre una serie/film sulla sua storia. Ancora una volta c'è l'amore, in questo caso per Zac famoso scrittore.
Di contorno abbiamo Joan l'amica alcolizzata alla prese con la chiusura del suo matrimonio e l'amico gay che invece si innamora di una star che però non puole dichiarare di essere gay. Nelle nuove entrate abbiamo una gelosa mogliettina di un famoso giocatore.
Dico che questa stagione finisce con un gusto dolce amaro perché mentre nella precedente nella scena finale tutto era tornato al suo posto con un "e vissero tutti felici e contenti", adesso veniamo lasciati solo con la consapevolezza di quello che vuole veramente Molly e cosa deve fare per ottenerlo.
Si vede che è un finale aperto per una terza stagione, infatti negli ultimi episodi è entrato in scena un investigatore che ha chiaramente un interesse più che professionale per la nostra Molly, la fuga di Joan era perfetta per mantenere i contatti tra la protagonista e l'investigatore. Per l'altro amico invece si prospettano invece momenti non facili ora che il suo amore ha fatto outing. Nonostante questa apertura però la serie si è chiusa in modo definitivo, personalmente non ho la sensazione di un qualcosa laciato in sospeso. Complimenti agli autori che sono riusciti in questo non facile intento.

Se per la prima stagione posso consigliare visione per la seconda stagione vi dico lasciate pure perdere perché non perdete assolutamente niente.

sabato 14 gennaio 2012

"il circolo dante" di Matthew Pearl

More about Il Circolo DanteFrancamente pensavo peggio, nel senso che credevo che servisse una maggiore conoscenza dell'opera di Dante per apprezzare il libro, invece secondo me scorre bene anche per chi ha letto quello che fanno leggere a scuola. Come capita spesso ai libri un poco più voluminosi occorre un poco più di tempo per entrare nel vivo della storia. Comunque l'autore cerca di riprodurre nel modo più fedele possibile l'ambiente ed i personaggi del romanzo che sono veramente esistiti ed hanno realmente creato il Circolo Dante. Nel romando i nostri protagonisti cercano di risolvere il mistero di un serial killer uccide le sue vittime ispirandosi ai canti dell'infermo. A me sono piaciuti i detective un poco pasticcioni, un poco eroi, un poco intellettuali. Forse mi ha un poco deluso il finale, mi è parso un poco piattino, ma nel complesso il libro mi è proprio piaciuto

lunedì 2 gennaio 2012

PROVA

Visto che Laura è tornata in possesso di un IPhone, io ho preso il suo cellulare sostitivo che ha Androind e per ora mi diverto un casino a scaricare App  che prima,  con win, non potevo avere.