venerdì 9 settembre 2011

"Nascita del Superuomo" di Theodore Sturgeon

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bellissimo libro che però risente del tempo. Mi rendo conto che negli anni della sua stesura i temi del diverso erano importanti e mettere tra i protagonisti delle ragazzine di colore o un ragazzo con problemi mentali era rivoluzionario.
Il romanzo è suddiviso in tre parti in cui praticamente si prende in esame l'evoluzione di questo super uomo che non si evolve fisicamente, ma psichicamente. L'uomo non acquisisce nuova forza o nuovi doti fisiche, ma possiamo dire nuovi poteri mentali che permettono a più persone di essere e fondersi tra di loro in modo che qualcuno sarà la mente, qualcuno le braccia.
Nella prima parte in pratica si prende atto di come delle persone che singolarmente si sentono inutili trovano il loro vero essere quando sono insieme. Nella seconda parte si ha un poco la sopravvivenza di questa nuova specie che deve sopravvivere in un mondo di "uomini classici", ma per fare questo deve acquisire quelle che possiamo dire regole di comportamento, e lo fa nella terza parte.
Le tre parti, pur facendo parte dello stesso racconto, è come se fossero tre romanzi diversi, ogni volta si cambia punto di vista, si cambia in un certo senso storia, si cambia metodo di narrazione.

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