venerdì 29 luglio 2011

"Le luci di settembre" Di Carlos Ruiz Zafón

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Un autore scrive un romanzo che fa successo anche all'estero e le case editrici vanno in soffitta a rispolverare anche le sue vecchie opere. Non ci sarebbe niente di male se non fosse che difficilmente vieni avvertito che le ultime pubblicazioni in realtà sono romanzi giovanili. A me la cosa non frega niente, non ho le competenze per vedere se la scrittura è matura o meno, a me basta che la storia regga, però non sopporto scoprire solo dopo aver portato il volume a casa che si tratta dell'ennesimo romanzo che l'autore aveva scritto per un pubblico giovanile.
Questo poi è il terzo dei quattro romanzi che lui ha scritto per i ragazzi e non so se avrò la voglia di leggere quelli per adulti perché per il momento l'autore è decisamente monotono.

Per la terza volta, ho già letto "il palazzo della mezzanotte" e "marina", il romanzo si apre con uno dei protagonisti che ricorda un episodio della sua gioventù. Si passa quindi a raccontare questa storia che vede per protagonisti dei ragazzi coraggiosi, e qui non mi stupisco visto a chi è destinato il racconto, che si imbattono in un mistero tra l'horror ed il fantastico, ci sono fughe, ci sono inseguimenti, c'è sangue e c'è paura ...
Mi dispiace dirlo, ma a livello di trama letto uno letti tutti.
Che poi la scrittura scorra veloce, che comunque la storia sia coinvolgente, è un altro discorso. Per me anche questo libro, come gli altri tre per ragazzi che ho già letto, appartiene alla categoria dei libri da ombrellone perché sono libri che si leggono facilmente, perché se anche la vicina di ombrellone ti interrompe per darti l'ultimo pettegolezzo è facile riprendere il filo del racconto, perché nonostante le ambientazioni e le immagini tipo horror la notte dormi ... ma io ho dormito serenamente anche dopo aver letto King ...

Per chi va in libreria e si ritrova gli scaffali pieni di questo autore posso dire di leggere tranquillamente questo libro e gli altri due già citati, ma di far passare tra un libro e l'altro molto tempo e molti libri, altrimenti potrebbe succedervi come me che notati più le somiglianze che le differenze.

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