venerdì 4 febbraio 2011

"Hereafter" di Clint Eastwood

Regia: Clint Eastwood
Sceneggiatura: Peter Morgan
Fotografia: Tom Stern
Montaggio: Joel Cox, Gary Roach
Anno: USA 2010
Genere: Drammatico, Thriller
Durata: 129 Min

Matt Damon: George Lonegan
Cécile de France: Marie Lelay
Frankie e George McLaren: Marcus and Jason
Lyndsey Marshal: Jackie
Thierry Neuvic: Didier
Bryce Dallas Howard: Melanie
Mylène Jampanoï: Reporter Jasmine
Jenifer Lewis: Candace
Marthe Keller: Dottoressa e direttrice dell'ospizio svizzero
Jay Mohr: Billy Lonegan
Derek Jacobi: se stesso
Niamh Cusack: madre adottiva di Marcus
George Costigan: padre adottivo di Marcus
Richard Kind: Christos Andrews
Jean-Yves Berteloot: Michel
Steven R. Schirripa: Carlos
Il film narra tre storie di tre persone che hanno in comune la morte.
Marie è una giornalista francese che ha una esperienza di quasi morte durante lo tsunami in Asia, dopo questa esperienza inizia a farsi domande su cosa c'è oltre la morte ed a indagare.
Marcus e Jason sono due gemelli che vivono con una madre drogata. Come sempre tra i gemelli c'è sempre quello con la personalità più forte ed in questo caso è Jason che però muore in un incidente stradale. Marcus incapace di vivere senza il fratello che gli faceva da guida cerca in tutti i modi di stabilire un contatto con lui.
Poi abbiamo il personaggio catalizzatore, Geroge. Geroge riesce ad entrare in contatto con i morti, riesce a parlare con loro. Inizialmente ha lucrato su questo suo dono, ma poi si rende conto che una vita basata sulla morte non è vita, anche perché questo per lui non è un dono, ma una condanna perché gli impedisce di instaurare delle relazioni stabili con le persone.
Per tutto il film seguiamo le vicende dei tre protagonisti fino a che proprio nel finale, ci sarà il tanto atteso incontro che sarà risolutivo per tutti quanti.

Il film è lento, ma non noioso, non mi è mai capitato di iniziare a domandarmi "ma quanto manca alla fine?" Certo mi aspettavo che tra i tre protagonisti ci fosse un poco più di interazione, che si andasse altre ai dieci minuti finali, ma diciamo che nonostante il finale fosse prevedibile non ha quel senso di assoluta scontatezza.
L'unica parte che ho trovato veramente fastidiosa è che i dialoghi francesi sono stati mantenuti tutti in lingua con i sottotitoli e personalmente trovo fastidioso leggere i sottotitoli. In genere si fanno dire due battute in lingua, tanto per far capire che non parlano inglese, dopo di che miracolosamente i dialoghi vengono tradotti. Comunque a parte questa mia personale avversione per i sottotitoli anche la parte francese non è stata male.

Un film che consiglio di vedere

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