lunedì 20 dicembre 2010
"L'orribile Attesa del Giudizio Universale" di David Safier
Marie è una specie di Bridget Jones tedesca, le sue storie sentimentali sono state tutte dei fallimenti, non ha un fisico da fotomodella e non può vantale un qualche tipo di talento se non quello di fare sempre le cose meno opportune come mandare a monte il suo matrimonio. Subito dopo aver mandato a monte il matrimonio con Sven incontra Joshua, un uomo affascinante e carismatico, anche se potrebbe sembrare uscito da un manicomio. Peccato che Josha sia Gesù, quello della Bibbia, giunto nuovamente sulla Terra per portare a termine la sua missione: l'Apocalisse, solo che prima vuole vedere di persona come funziona il mondo dopo duemila anni dalla sua morte. La nostra Marie non può fare a meno di innamorarsi di Joshua, il quale sembra proprio ricambiare, e suo malgrado si ritrova ad essere coinvolta in prima persona negli eventi dell'Apocalisse.
La storia scorre benissimo e l'ho letto a tempo di record, certo non si rischia di sganasciarsi dal ridere durante la lettura, ma personalmente mi ha strappato molti sorrisi. Quello che mi piace sono le reazioni di Marie alle assurde situazioni in cui si viene a trovare, comportamenti che rendono il personaggio molto realistico nonostante l'assurda storia in cui si viene a trovare. Personalmente mi è piaciuto il "minestrone" di icone del nostro tempo utilizzate per descrivere le varie situazioni e mi è piaciuto anche il modo in cui viene affrontata tutta la situazione religiosa, senza cadere nel profano o nel bigotto, un mix secondo me ben dosato di scritture classiche e apocrife.
Certo non lo considero un capolavoro come ho letto in alcune recensioni, però non è nemmeno un libro utile per accendere il fuoco o sistemare i tavoli zoppicanti, ma questo lo dice soprattutto chi ha letto il precedente "l'orribile Karma della Formica". Io personalmente lo consiglierei come piacevole lettura alla quale non si chiede altro che rilassare e far sorridere.
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