Anno: 2007-2008
Genere: commedia, drammatico
Stagioni: 2
Puntate/episodi: 6 - 10
Durata episodio: 45 minuti circa
Ideatore: Gigi Levangie
Interpreti e personaggi
Debra Messing: Molly Kagan
Judy Davis: Joan McAllister
Miranda Otto: Cricket Stewart
Chris Diamantopoulos: Rodney
Peter Jacobson/David Alan Basche: Kenny Kagan
Stephen Moyer: Sam
Joe Mantegna: Lou Manahan
Prima di tutto dobbiamo precisare che questa serie era nata per essere una mini serie di soli 6 episodi, visto però il largo consenso di pubblico fu deciso di produrre una seconda stagione con l'intento di fare anche la terza, la quarta, ...
Prima stagione:
Il bello ed il brutto di questa miniserie, fatta per concludersi definitivamente dopo sei episodi, è che effettivamente l'ultima scena è una chiusura del cerchio che ci lascia con un bellissimo senso di appagamento perché tutto è stato concluso, ma la delusione deriva dal fatto che causa brevità molti argomenti vengono, a mio avviso, trattati in modo frettoloso e forse superficiale.
Una delle caratteristiche simpatiche della serie è che i molti pensieri, dubbi, sogni ed incubi di Molly sono rapprensenteti in chiave cinematografica in onore all'ambiente in cui si svolge la serie.
Ma veniamo alla trama.
Molly Kagan è la moglie di un importante produttore di Hollywood e vive serena in questo ambiente patinato, fatto di apparenze, dove molte donne hanno un posto in palestra solo perché sono "mogli di ...". Non che si limitino a spendere e spandere i loro soldi, Molly ad esempio si fa in quattro per gestire al meglio la vita del marito gestendo appuntamenti, ricevimenti, ... ma quando queste donne vengono lasciate tutto il lavoro che hanno fatto dietro le quinte viene cancellato, dimenticato, facendo di loro delle emarginate.
Anche Molly viene lasciata dal mario ed anche lei viene tagliata fuori dalla società in cui è abituata a vivere, quindi niente palestra, niente posto al ristorante, niente comitati di beneficenza, ... Solo i veri amici le restano accanto, Joan ad esempio le propone di passare le vacanze estive nella sua residenza mentre lei è fuori per un viaggio, che nella realtà si rivela essere una permanenza in un centro per alcolisti. Qui Molly incontra Sam, un uomo affascinante che però si rivela essere un vagabondo. In realtà Sam ha deciso di fuggire dalla vita a causa di un incidente. La serie ci mostra come la nostra Molly riesca a riprendere in mano la sua via, come riesca a ricordare quella che era prima di "annullarsi" per il marito, una presa di coscenza di chi era, di chi è e delle sue capacità.
Il finale secondo me è molto bello ed è una bella quadratura del cerchio perchè sia lei che Sam riprendono in mano le loro vite e mi piace pensarli felici ai margini della società dei ricchi, due persone che hanno imparato a vivere dei veri valori della vita.
Di questa stagione quindi è consigliata la visione
Seconda Stagione: Grazie al successo della mini serie di sei episodi fu deciso di promuovere il programma a vera e propria serie TV. Peccato che questo esperimeno non abbia riscontrato i favori del pubblico e che quindi il tutto si sia bloccato al decimo epsiodio.
Naturalmente ci sono dei cambiamenti abbastanza evidenti, alcuni anche fastidiosi, come il recasting dell'attore che interpretava il marito di Molly, e la scomparsa senza motivo di una delle amiche di Molly, o per lo meno motivo che non viene descritto nella serie dato che molto probabilmente l'assenza sarà dovuta alla indisponibilità dell'attrice. Restano invece l'amica alcolizzata e l'amico gay. Anche Sam è scomparso, senza lasciare traccia, senza un vero motivo, si lascia solo intendere che fra loro le cose non hanno funzionato.
Questa seconda stagione riporta gli stessi pregi e gli stessi difetti della prima, ovvero una serie autoconcludente anche se questa volta il finale ha un sapore dolceamaro ed ancora una volta la brevità della serie mi ha lasciato un senso di frettolosità nell'affrontare alcune tematiche.
Se nella prima stagione i "sogni" cinematografici erano inseriti in modo sparso negli episodi, adesso ogni episodio si apre con un sogno remake della nostra Molly. Visto il desiderio di trasformare il tutto in una serie di lunga durata si è cercato di dare maggior spazio anche agli altri personaggi alcuni dei quali non avevano storie propriamente banali.
Ma veniamo un attimo alla trama di questa seconda stagione che in pratica è un remake della precedente. Molly è nuovamente single e purtroppo dopo il successo del suo libro non riesce a produrre niente, abbiamo quindi ancora una volta una donna in crisi che cerca di riprendere in mano la sua vita e questa volta lo fa cercando di produrre una serie/film sulla sua storia. Ancora una volta c'è l'amore, in questo caso per Zac famoso scrittore.
Di contorno abbiamo Joan l'amica alcolizzata alla prese con la chiusura del suo matrimonio e l'amico gay che invece si innamora di una star che però non puole dichiarare di essere gay. Nelle nuove entrate abbiamo una gelosa mogliettina di un famoso giocatore.
Dico che questa stagione finisce con un gusto dolce amaro perché mentre nella precedente nella scena finale tutto era tornato al suo posto con un "e vissero tutti felici e contenti", adesso veniamo lasciati solo con la consapevolezza di quello che vuole veramente Molly e cosa deve fare per ottenerlo.
Si vede che è un finale aperto per una terza stagione, infatti negli ultimi episodi è entrato in scena un investigatore che ha chiaramente un interesse più che professionale per la nostra Molly, la fuga di Joan era perfetta per mantenere i contatti tra la protagonista e l'investigatore. Per l'altro amico invece si prospettano invece momenti non facili ora che il suo amore ha fatto outing. Nonostante questa apertura però la serie si è chiusa in modo definitivo, personalmente non ho la sensazione di un qualcosa laciato in sospeso. Complimenti agli autori che sono riusciti in questo non facile intento.
Se per la prima stagione posso consigliare visione per la seconda stagione vi dico lasciate pure perdere perché non perdete assolutamente niente.